Melodic house: sonorità e alchimie fra clubbing, moda e creatività.

24 Feb 2022

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Qualche anno fa, quando Davide Rocco e Francesco Giglio hanno iniziato a lavorare sul concept Maya, c’erano tantissimi aspetti e dettagli da definire e concretizzare. Ma d’altronde si sa, ogni nuovo progetto richiede un’attenta pianificazione, pena l’insuccesso.

Davide, founder e direttore creativo del Maya, e Francesco, proprietario e amministratore delegato di GTO Resorts, avevano background diversi e tantissime idee da voler realizzare. Per questo sapevano che ci sarebbero state delle divergenze, seppur di facile risoluzione.

Su una cosa, però, sono stati d’accordo fin dall’inizio: i set del Maya sarebbero stati caratterizzati da un sound innovativo e inconfondibile. E su questo, non avrebbero accettato compromessi.

La musica suonata al Maya, infatti, riflette la scena più avanguardista del clubbing internazionale. Non solo, per Davide e Fancesco, l’obiettivo di ogni singolo set è quello di riuscire ad emozionare il proprio pubblico, trasportandolo in una dimensione sonora in cui sentirsi liberi di esprimersi.

Tutto questo è reso possibile anche grazie ad un contesto così evocativo e suggestivo come quello del beach club e a una community Maya sempre più numerosa che segue le tendenze più cool del momento legate al mondo del clubbing e della moda.

Ecco perché abbiamo riconfermato anche per la stagione 2022 una programmazione con dj e producer legati al mondo della melodic house & techno, così che anche la Costiera si avvicini ad uno dei generi musicali più innovativi del momento.

Qualche anno fa, quando Davide Rocco e Francesco Giglio hanno iniziato a lavorare sul concept Maya, c’erano tantissimi aspetti e dettagli da definire e concretizzare. Ma d’altronde si sa, ogni nuovo progetto richiede un’attenta pianificazione, pena l’insuccesso.

Davide, founder e direttore creativo del Maya, e Francesco, proprietario e amministratore delegato di GTO Resorts, avevano background diversi e tantissime idee da voler realizzare. Per questo sapevano che ci sarebbero state delle divergenze, seppur di facile risoluzione.

Su una cosa, però, sono stati d’accordo fin dall’inizio: i set del Maya sarebbero stati caratterizzati da un sound innovativo e inconfondibile. E su questo, non avrebbero accettato compromessi.

La musica suonata al Maya, infatti, riflette la scena più avanguardista del clubbing internazionale. Non solo, per Davide e Fancesco, l’obiettivo di ogni singolo set è quello di riuscire ad emozionare il proprio pubblico, trasportandolo in una dimensione sonora in cui sentirsi liberi di esprimersi.

Tutto questo è reso possibile anche grazie ad un contesto così evocativo e suggestivo come quello del beach club e a una community Maya sempre più numerosa che segue le tendenze più cool del momento legate al mondo del clubbing e della moda.

Ecco perché abbiamo riconfermato anche per la stagione 2022 una programmazione con dj e producer legati al mondo della melodic house & techno, così che anche la Costiera si avvicini ad uno dei generi musicali più innovativi del momento.

Ma cos’è questa melodic house?

In quanto figlia della prog-trance, è il giusto mix di deep house e techno: non a caso nel 2018 è stata aggiunta come categoria, insieme alla techno, sul portale di Beatport, la piattaforma di riferimento per dj ed etichette discografiche indipendenti.

“Abbiamo aggiunto questi due nuovi generi perché Melodic House & Techno hanno un suono che non è facile da classificare, in quanto le linee si confondono tra stili e suoni”
- Jack Bridges, ex director, label & artists relations @ Beatport

Anche DjMag considera la melodic house & techno il vero trend delle ultime stagioni, identificandolo come uno stile in grado di raccogliere l’eredità della trance e della prog-house tipiche della fine degli anni Novanta, riuscendo ad essere un genere incredibilmente attuale e per certi versi avanguardista.

Perché proprio la melodic house?

In un mondo così in rapida evoluzione, con un pubblico sempre più consapevole e alla ricerca di sonorità ricercate, è molto difficile riuscire a creare nuove alchimie che sappiano emozionare e che possano trasmettere nuove sensazioni.

Il Maya, ma questo ormai dovresti saperlo, nasce proprio da questa esigenza, collocandosi come location che da un lato riesce a cogliere le opportunità di un territorio da sempre espressione dello stile di vita e della cultura locale, dall’altro rappresenta un cambio di rotta rispetto agli schemi dell’ospitalità della Costiera. Il risultato? Un beach club esclusivo, diverso dalle proposte attualmente presenti nella Penisola Sorrentina e caratterizzato da un’atmosfera ricercata e cosmopolita.

La verità è che la melodic house ci rappresenta come nessun altro genere, ed è assolutamente in linea con il nostro percorso evolutivo.

Il Maya, infatti, sembra prestarsi alla perfezione a queste sonorità: un panorama mozzafiato su Capri, uno scenario unico sulla riserva marina protetta di Punta Campanella, una location avvolta da un’atmosfera evocativa, quasi nostalgica. Proprio come la melodic house & techno.

La programmazione Maya vuole porsi al livello dei più importanti set internazionali, in modo da accompagnarti in un viaggio sonoro profondo, in linea con le esigenze delle nuove generazioni, sempre più orientate verso sonorità sempre meno commerciali.

Vuoi un assaggio dei nostri set? Ascolta la playlist Maya su Spotify.

Ma cos’è questa melodic house?

In quanto figlia della prog-trance, è il giusto mix di deep house e techno: non a caso nel 2018 è stata aggiunta come categoria, insieme alla techno, sul portale di Beatport, la piattaforma di riferimento per dj ed etichette discografiche indipendenti.

“Abbiamo aggiunto questi due nuovi generi perché Melodic House & Techno hanno un suono che non è facile da classificare, in quanto le linee si confondono tra stili e suoni”
- Jack Bridges, ex director, label & artists relations @ Beatport

Anche DjMag considera la melodic house & techno il vero trend delle ultime stagioni, identificandolo come uno stile in grado di raccogliere l’eredità della trance e della prog-house tipiche della fine degli anni Novanta, riuscendo ad essere un genere incredibilmente attuale e per certi versi avanguardista.

Perché proprio la melodic house?

In un mondo così in rapida evoluzione, con un pubblico sempre più consapevole e alla ricerca di sonorità ricercate, è molto difficile riuscire a creare nuove alchimie che sappiano emozionare e che possano trasmettere nuove sensazioni.

Il Maya, ma questo ormai dovresti saperlo, nasce proprio da questa esigenza, collocandosi come location che da un lato riesce a cogliere le opportunità di un territorio da sempre espressione dello stile di vita e della cultura locale, dall’altro rappresenta un cambio di rotta rispetto agli schemi dell’ospitalità della Costiera. Il risultato? Un beach club esclusivo, diverso dalle proposte attualmente presenti nella Penisola Sorrentina e caratterizzato da un’atmosfera ricercata e cosmopolita.

La verità è che la melodic house ci rappresenta come nessun altro genere, ed è assolutamente in linea con il nostro percorso evolutivo.

Il Maya, infatti, sembra prestarsi alla perfezione a queste sonorità: un panorama mozzafiato su Capri, uno scenario unico sulla riserva marina protetta di Punta Campanella, una location avvolta da un’atmosfera evocativa, quasi nostalgica. Proprio come la melodic house & techno.

La programmazione Maya vuole porsi al livello dei più importanti set internazionali, in modo da accompagnarti in un viaggio sonoro profondo, in linea con le esigenze delle nuove generazioni, sempre più orientate verso sonorità sempre meno commerciali.

Vuoi un assaggio dei nostri set? Ascolta la playlist Maya su Spotify.

I protagonisti indiscussi della melodic house

Se hai già avuto modo di leggere un paio di articoli sul nostro blog, sai benissimo che dalla scorsa stagione abbiamo iniziato il nostro lavoro per portare il Maya al livello dei più importanti palchi internazionali, come i festival di Tulum, che sono ormai sul podio dei festival più cool del momento.

Fra i set che hanno caratterizzato e reso incredibile la stagione estiva 2021 del Maya, infatti, meritano una menzione quelli di Lehar, Adriatique, Jean Claude Ades e Audiofly, nomi importantissimi nel panorama della melodic house & techno. Non a caso hanno suonato anche sui palchi dello Zamna Festival e del Day Zero. Niente male, eh?

Il genere è riuscito ad entrare nelle grazie del grande pubblico grazie al successo di dj e producer come Solomun, Artbat, Agoria, Mind Against, Ben Böhmer e Kölsch. Artisti che sono stati in grado di rispettare il sound ipnotico e lascivo che ha caratterizzato le produzioni di Sander Kleinenberg, di Sasha, degli Orbital, di Darren Emerson, della bedrock di John Digweed, di Nick Warren, dei Jam & Spoon di ‘Stella’, per citare le origini.

Altri protagonisti indiscussi del genere sono sicuramente Tale Of Us, creatori di quella techno “dilatata” che si contraddistingue per un sound melodico dall’importante presenza ritmica.

Ma anche i Bicep, che hanno scalato le classifiche del 2021 con l’album “Isles”, un elogio alle atmosfere tipiche dei club techno della fine degli anni ’90, ma allo stesso tempo un lavoro incredibilmente attuale.

Per non parlare di Agents of Time, il progetto nato a Bari nel 2013 per volere di Andrea Di Ceglie, Luigi Tutolo e Fedele Ladisa, i dj italiani che hanno dominato i party di Tulum con il remix di Take My Breath di The Weeknd e che ora stanno scalando le classifiche con “The Mirage”, singolo appena uscito con l’etichetta Afterlife.

Che dire? La melodic house & techno “is a thing”, e ci piace da impazzire.

I protagonisti indiscussi della melodic house

Se hai già avuto modo di leggere un paio di articoli sul nostro blog, sai benissimo che dalla scorsa stagione abbiamo iniziato il nostro lavoro per portare il Maya al livello dei più importanti palchi internazionali, come i festival di Tulum, che sono ormai sul podio dei festival più cool del momento.

Fra i set che hanno caratterizzato e reso incredibile la stagione estiva 2021 del Maya, infatti, meritano una menzione quelli di Lehar, Adriatique, Jean Claude Ades e Audiofly, nomi importantissimi nel panorama della melodic house & techno. Non a caso hanno suonato anche sui palchi dello Zamna Festival e del Day Zero. Niente male, eh?

Il genere è riuscito ad entrare nelle grazie del grande pubblico grazie al successo di dj e producer come Solomun, Artbat, Agoria, Mind Against, Ben Böhmer e Kölsch. Artisti che sono stati in grado di rispettare il sound ipnotico e lascivo che ha caratterizzato le produzioni di Sander Kleinenberg, di Sasha, degli Orbital, di Darren Emerson, della bedrock di John Digweed, di Nick Warren, dei Jam & Spoon di ‘Stella’, per citare le origini.

Altri protagonisti indiscussi del genere sono sicuramente Tale Of Us, creatori di quella techno “dilatata” che si contraddistingue per un sound melodico dall’importante presenza ritmica.

Ma anche i Bicep, che hanno scalato le classifiche del 2021 con l’album “Isles”, un elogio alle atmosfere tipiche dei club techno della fine degli anni ’90, ma allo stesso tempo un lavoro incredibilmente attuale.

Per non parlare di Agents of Time, il progetto nato a Bari nel 2013 per volere di Andrea Di Ceglie, Luigi Tutolo e Fedele Ladisa, i dj italiani che hanno dominato i party di Tulum con il remix di Take My Breath di The Weeknd e che ora stanno scalando le classifiche con “The Mirage”, singolo appena uscito con l’etichetta Afterlife.

Che dire? La melodic house & techno “is a thing”, e ci piace da impazzire.

Fashion & clubbing

Se hai una passione per la moda - come noi, d’altronde - probabilmente segui anche le fashion week di Milano, Londra e Parigi. Beh, hai fatto caso che molti designer fanno aprire i propri show da dj techno melodici?

Il legame fra moda e melodic house è sempre più fluido, ti basti pensare a due grandi nomi come quelli di Virgil Abloh e Marcelo Burlon.

Virgil Abloh, scomparso il 28 novembre 2021, è stato uno dei direttori creativi più in vista degli ultimi anni. L’ingegnere civile infatti, direttore creativo di Louis Vuitton Uomo e fondatore di Off-White, ha avuto un ruolo fondamentale nell’industria della moda, ma anche della musica. Madison Square Garden, Circoloco, Lollapalooza, Hï Ibiza, Boiler Room sono solo alcune delle ultime date di Virgil Abloh, presenza fissa dei più prestigiosi raduni di musica elettronica al mondo.

Non è da meno Marcelo Burlon, lo stylist, dj e business man che ha iniziato la sua carriera come buttafuori ai Magazzini Generali, storico club milanese. Dalla lontana Patagonia all’Italia, Marcelo ha avuto una lunga carriera nel mondo della musica e della moda. Non è un caso che la sua linea di abbigliamento sia diventata la divisa di riconoscimento degli amanti del clubbing e del luxury street style.

Virgil e Marcelo sono solo due esempi di come questi due mondi siano fortemente intersecati fra loro. La moda e la musica, così come la cucina e l’arte, sono i settori che coinvolgono maggiormente le personalità più interessanti, eclettiche e creative del momento. Figure che sono in grado di rispondere proattivamente alle esigenze di un pubblico dagli interessi sempre più mutevoli, imprevedibili e pretenziosi.

Fashion & clubbing

Se hai una passione per la moda - come noi, d’altronde - probabilmente segui anche le fashion week di Milano, Londra e Parigi. Beh, hai fatto caso che molti designer fanno aprire i propri show da dj techno melodici?

Il legame fra moda e melodic house è sempre più fluido, ti basti pensare a due grandi nomi come quelli di Virgil Abloh e Marcelo Burlon.

Virgil Abloh, scomparso il 28 novembre 2021, è stato uno dei direttori creativi più in vista degli ultimi anni. L’ingegnere civile infatti, direttore creativo di Louis Vuitton Uomo e fondatore di Off-White, ha avuto un ruolo fondamentale nell’industria della moda, ma anche della musica. Madison Square Garden, Circoloco, Lollapalooza, Hï Ibiza, Boiler Room sono solo alcune delle ultime date di Virgil Abloh, presenza fissa dei più prestigiosi raduni di musica elettronica al mondo.

Non è da meno Marcelo Burlon, lo stylist, dj e business man che ha iniziato la sua carriera come buttafuori ai Magazzini Generali, storico club milanese. Dalla lontana Patagonia all’Italia, Marcelo ha avuto una lunga carriera nel mondo della musica e della moda. Non è un caso che la sua linea di abbigliamento sia diventata la divisa di riconoscimento degli amanti del clubbing e del luxury street style.

Virgil e Marcelo sono solo due esempi di come questi due mondi siano fortemente intersecati fra loro. La moda e la musica, così come la cucina e l’arte, sono i settori che coinvolgono maggiormente le personalità più interessanti, eclettiche e creative del momento. Figure che sono in grado di rispondere proattivamente alle esigenze di un pubblico dagli interessi sempre più mutevoli, imprevedibili e pretenziosi.